Domenico Brancale (Sant’Arcangelo, 1976) poeta e performer. Ha pubblicato: L’ossario del sole (Passigli, 2007), Controre (Effigie, 2013), incerti umani (Passigli, 2013), Per diverse ragioni (Passigli, 2017) e Scannaciucce (Mesogea, 2019) che raccoglie tutti i suoi testi in dialetto lucano. Ha curato il libro Cristina Campo In immagini e parole e tradotto Cioran, John Giorno, Michaux, Claude Royet-Journoud. È uno dei curatori della collana di poesia straniera “Le Meteore” per Effigie e “Prova d’Artista” per la Galerie Bordas. Il suo lavoro sulla voce e sullo spazio ha prodotto le performance: Questa deposizione rischiara la tua assenza (Galleria Gasparelli, Fano 2009), un sempre cominciamento (galerie hus, Paris 2012), Nei miei polmoni c’è l’attesa (Galleria Michela Rizzo, Venezia 2013), incerti umani (Galleria de Foscherari, Bologna 2013), Se bastasse l’oblio (MAC Lissone, 2014), Langue brûlé (Palais de Tokyo, Paris 2014), Scannaciucce - una lode dell’Asino (Matera, 2019).
Domenico Brancale (Sant’Arcangelo, 1976) poet and performer. He has written: L’ossario del sole (Passigli, 2007), Controre (effigie, 2013), incerti umani (Passigli, 2013), Per diverse ragioni (2017) and Scannaciucce (Mesogea, 2019) that included all his dialect poems.. He edited Cristina Campo In immagini e parole and has translated Cioran, J. Giorno, Michaux, C. Royet-Journoud, G. Scelsi. He is one of curator of the editorial series of international poetry “Le Meteore” for Effigie and “Prova d’Artista” for Galerie Bordas. His performances include: Questa deposizione rischiara la tua assenza (Gasparelli gallery, Fano 2009), un sempre cominciamento (galerie hus, Paris 2012), Nei miei polmoni c’è l’attesa (Galleria Michela Rizzo, Venezia 2013), incerti umani (Galleria de Foscherari, Bologna 2013), Se bastasse l’oblio (MAC Lissone, 2014), Langue brûlé (Palais de Tokyo, Paris 2014), Scannaciucce – a praise of Donkey (Matera, 2019).